Hai per caso un’antiestetica marisca sul bordo dell’orifizio anale che, oltre al fastidio prettamente estetico, ogni tanto ti si infiamma, oppure si impiglia nell’intimo?
La marisca anale è una conformazione totalmente benigna, che non ha necessariamente bisogno di rimozione chirurgica, ma che tuttavia essa può essere effettuata quando, per motivi estetici o funzionali, l’eccesso di cute perianale provoca problemi o imbarazzo al paziente.
La Dott.ssa Luisella Troyer, Chirurgo Vascolare Proctologo, grazie alla sua alta chirurgia proctologica ambulatoriale totalmente indolore, può aiutarti a rimuovere la tua marisca anale in tutta sicurezza, senza fastidi.
Leggi questa pagina per scoprire come fare per asportare senza alcun tipo di male la tua marisca anale.
Che cos’è la marisca anale?
prima e dopo la rimozione chirurgica
La marisca anale è un eccesso di cute perianale (chiamato ipertrofismo cutaneo, in ambito medico), che si manifesta come una protuberanza morbida, solitamente allungata, che estrude dall’orifizio anale.
Si tratta di una lesione totalmente benigna, formata da cute in eccesso, che può essere di natura congenita (quindi presente già alla nascita) o, molto più comunemente, acquisita nel corso della vita.
Al contrario di altre lesioni più pericolose e di natura infettiva (come i condilomi anali) la marisca cutanea è prevalentemente un problema estetico, che raramente da problemi funzionali.
In alcuni casi, però, la sua presenza può creare alcuni fastidi al paziente, come prurito, frequenti irritazioni e, a volte, anche problemi meccanici, in quanto (sebbene più raramente) a volte la marisca può rimanere impigliata in indumenti intimi e vestiario, dando dunque origine a piccole lesioni o, in casi più estremi, piccole necrosi.
Da cosa è causata la marisca anale?
marische anali
La marisca anale può essere un eccesso di pelle dell’ano di origine primitiva (cioè già presente al momento della nascita) oppure, più comunemente, secondaria a qualche fattore scatenante, che ha forzato il corpo a proteggere l’orifizio anale con più pelle.
In quest’ultimo caso, i fattori scatenanti più comuni che possono portare all’insorgenza di una marisca anale sono continue irritazioni o comunque infiammazioni della regione anale, come ad esempio le emorroidi patologiche o frequenti aniti (infiammazioni dell’ano).
A volte, una marisca anale si forma come naturale tentativo di protezione della pelle in concomitanza di una ragade anale, cioè di una piccola ferita del canale anale a lenta cicatrizzazione.
In quel caso, si forma dapprima una papilla ipertrofica che, cronicizzando, può trasformarsi in una vera e propria marisca.
Anche frequenti casi di diarrea cronica, magari dovuta alla sindrome del colon irritabile, possono portare a consecutive proctiti (infiammazioni di tutto il canale ano-rettale), con conseguente sviluppo di una marisca anale.
In ultima analisi, anche frequenti rapporti sessuali anali possono sollecitare costantamente l'orifizio anale, portando l'estrusione di una marisca come naturale difesa della pelle.
La marisca anale è pericolosa?
marische anali asportate
No, la marisca anale è una lesione assolutamente benigna, che non è correlata ad altre patologie.
Spesso il paziente che ne è affetto si spaventa molto, pensando che l’estrusione sia una formazione tumorale o una verruca, oppure di un inizio di prolasso emorroidario, e questo lo porta, sovente, a richiedere una visita proctologica d’urgenza.
Le possibilità che una marisca anale si trasformi in una lesione maligna (un cancro all’ano) sono assolutamente remote: la letteratura disponibile ne riporta solo rarissimi casi, e pertanto la lesione non dovrebbe essere considerata (al contrario invece dei condilomi anali) pretumorale.
Che sintomi può dare una marisca anale?
marisca anale rimossa
Generalmente, la marisca anale è totalmente asintomatica.
A parte l’estrusione della pelle che la forma, non da altri problemi, e pertanto il paziente può conviverci serenamente.
A volte, però, la marisca può ‘intrappolare’ alcuni residui fecali, e rendere dunque più complicata la pulizia dell’ano.
In questi casi si può sviluppare una dermatite perianale, per via della macerazione della cute, che provoca prurito e sensazione di irritazione.
Sono casi rari, va specificato, ma che comunque rappresentano uno dei motivi per cui il paziente, spesso, richiede l’asportazione chirurgica della marisca.
Come si può rimuovere la marisca anale?
exeresi di due grandi marische anali
Com’è naturale supporre, essendo un eccesso di cute, l’unica terapia per eliminare la marisca è quella chirurgica.
La rimozione di una marisca anale non è quasi mai una prescrizione funzionale, ma spesso viene effettuata per meri motivi estetici.
Spesso infatti il paziente non gradisce l’aspetto dell’ipertrofia cutanea, e richiede dunque al Medico la sua asportazione.
Quando invece è funzionale, l’intervento è effettuato per risolvere definitivamente i problemi di irritazione e prurito che, anche se di rado, la marisca può comportare.
L’intervento di rimozione della marisca anale è effettuato ambulatorialmente, in anestesia locale.
La marisca viene asportata dal Chirurgo Proctologo tramite forbici chirurgiche o bisturi, e la ferita poi cauterizzata con laser o elettrobisturi.
L’intervento è totalmente indolore, e generalmente dura pochi minuti.
Marisca anale o condilomi?
Spesso la marisca anale viene confusa con un’altra patologia del canale anale e della zona perianale, i condilomi anali.
Tuttavia, queste due lesioni sono distinte e differenti: la marisca è una benigna ipertrofia della cute perianale, mentre i condilomi sono la risposta del sistema immunitario ad un’infezione del virus HPV (Human Papilloma Virus).
La marisca anale non è una lesione pretumorale, mentre i condilomi sì: ciò vuol dire che una marisca non si può trasformare in tumore dell’ano (salvo casi talmente rari da essere essenzialmente irrilevanti), mentre i condilomi possono farlo, anche se raramente.
Le due condizioni sono pertanto estremamente diverse, e spesso sono confuse dal paziente, ma appaiono invece bene evidenti al Medico Proctologo esperto.
È vero che l’intervento di rimozione della marisca anale è molto doloroso?
Assolutamente no.
L’intervento chirurgico di rimozione è un piccolo intervento effettuato in anestesia locale, quindi totalmente indolore.
Anche il fastidio post operatorio è davvero contenuto: dura solo qualche giorno e può essere tranquillamente tenuto sotto controllo con comuni antidolorifici locali (se necessari).
La cute perianale guarisce solitamente in maniera molto rapida, e in circa due settimane vi è la pressoché completa cicatrizzazione.
Ma devo per forza rimuovere la marisca anale?
No: la rimozione della marisca anale, se non è sintomatica, è un intervento meramente estetico, e pertanto è a completa discrezione del paziente.
Solo nei casi in cui la marisca s’infiamma o s’irrita con facilità , dando dunque fastidio e prurito, vi è l’indicazione funzionale a rimuoverla.
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La Dott.ssa Luisella Troyer è un Chirurgo Proctologo, che può aiutarti a rimuovere la tua marisca anale in maniera totalmente indolore, tramite un piccolo intervento chirurgico ambulatoriale.
L'intervento è eseguito dalla Dottoressa in anestesia locale, e non è affatto doloroso: grazie all'avanzata chirurgia proctologica e all'uso del laser e dell'elettrobisturi, i sanguinamenti sono irrisori, e la guarigione è molto rapida.
Potrai così eliminare definitivamente la tua marisca anale senza pensieri o fastidi, in tutta sicurezza e tranquillità , grazie all'esperienza della Dottoressa.
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la Dott.ssa Luisella Troyer è un Chirurgo Vascolare, perfezionata in Proctologia e Colonproctologia, che riceve a Milano, presso lo studio Salus Mea in Via della Moscova, 60.
nello studio, modernamente attrezzato, la Dottoressa eroga visite mediche specialistiche di Chirurgia Vascolare e Colonproctologia, per diagnosticare e risolvere problemi proctologici come:
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Quindi ricorda che...
- la marisca anale è un eccesso di pelle dell'orifizio anale;
- la marisca anale è una lesione totalmente benigna, che non deve preoccupare il paziente;
- la causa della marisca anale può essere congenita oppure, più comunemente, acquisita;
- i prolassi emorroidari, le ragadi, le frequenti infiammazioni anali e il sesso anale possono portare all'estrusione di una marisca;
- la marisca anale raramente causa problemi funzionali, ma in qualche caso può dare origine a prurito ed infiammazione;
- la marisca anale non deve essere confusa con i condilomi anali;
- la rimozione della marisca anale è chirurgica, ed è effettuata tramite un piccolo intervento ambulatoriale
Nota deontologica
La Proctologia, in Italia, non ha ancora una Scuola di Specializzazione riconosciuta dal Ministero dell'Istruzione.
Non è quindi legalmente possibile riportare l'aggettivo 'specialista' al Medico Proctologo, poiché tale titolo accademico è riservato solo al Medico che, legalmente, ottiene un Diploma di Specializzazione.
Come branca della Medicina, la Proctologia può essere inquadrata come disciplina chirurgica, che può però allargarsi ed intendersi perfezionamento della Gastroenterologia, della Dermatologia, della Chirurgia Vascolare, dell'Oncologia, della Infettivologia e, non ultimo, anche della Ginecologia.
Questo vuol dire che la formazione del Medico che intende definirsi 'Proctologo' è effettuata prevalentemente sul campo, attraverso l'esperienza diretta e i casi clinici affrontati e risolti, nonché del continuo studio ed aggiornamento professionale.
La Dott.ssa Luisella Troyer, iscritta all'Ordine dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri di Milano, tiene dunque a precisare che ella è un Medico Chirurgo Specialista in Chirurgia Vascolare, e perfezionata poi Proctologo durante il suo trentennale esercizio della professione medica.
Quest'articolo è stato revisionato ed aggiornato dalla Dott.ssa Luisella Troyer il giorno:
domenica 11 febbraio, 2024
La Dott.ssa Luisella Troyer è un Medico Chirurgo, specializzata in Chirurgia Vascolare e perfezionata in Proctologia.
Sin dal suo percorso come specializzanda, la Dottoressa ha avuto a cuore lo studio e la cura delle patologie proctologiche, in particolar modo delle emorroidi e dei prolassi emorroidari.
Ha accumulato, nel corso del suo esercizio come Chirurgo, circa 5000 ore di sala operatoria come primo operatore, di cui circa 120 di emorroidectomia Milligan-Morgan.
È uno dei primi Medici ad aver studiato e sperimentato la terapia con scleromousse per le emorroidi patologiche, che la Dottoressa ha giudicato d'elezione per il trattamento non traumatico dei prolassi emorroidari, con statistiche di risoluzione superiori al 95% e pertanto spesso comparabili con l'accesso chirurgico.
In ogni sua visita proctologica la Dottoressa utilizza, a complemento della valutazione clinica, un moderno videoproctoscopio totalmente digitale, di sua ideazione e realizzazione, in grado di catturare in tempo reale flussi video in alta risoluzione, che compone l'esame specialistico denominato Videoproctoscopia Endoscopica Elettronica.
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