provi un dolore intenso nell’ano, sia quando vai al bagno che quando compi semplici movimenti, oppure anche quando tossisci?
questo dolore è spuntato all’improvviso, e ti sta rendendo la vita estremamente complicata, tanto da non poterti quasi più muovere?
il trombo emorroidario è la complicazione più invalidante delle emorroidi patologiche, che può manifestarsi in qualsiasi soggetto affetto da prolasso emorroidale, anche lieve.
spesso, il dolore è talmente forte da ricorrere d’urgenza al Pronto Soccorso, quindi la condizione non può essere trascurata.
leggi questa pagina per scoprire che cos’è un trombo emorroidario, perché si genera e come si può curare.
Cosa sono le emorroidi?
emorroidi di ii grado congeste e prolassate
le emorroidi sono dei plessi anatomici presenti fisiologicamente nel nostro canale anale, dalla forma similare a quella di morbidi cuscinetti.
sono formati sia da vene che da arterie, unite senza soluzione di continuità tra di loro in quella che, in gergo medico, viene detta anastomosi.
fisiologicamente, abbiamo due tipi di plessi emorroidari: quelli principali, che sono tre (anteriore destra, posteriore destra e laterale sinistra) e due secondari, più piccini, più esterni verso l’orifizio anale.
il compito principale delle emorroidi è quello di irrorare adeguatamente il canale anale, e di partecipare, in via secondaria, alla continenza fecale.
in assenza di problemi e patologie, le emorroidi non sono neppure percepite, e rimangono in sede a vascolarizzare tutto l’ano.
in caso di problemi, però, le emorroidi possono gonfiarsi e congestionarsi, dando origine a quella che è definita la patologia emorroidaria o malattia emorroidale, di cui il trombo emorroidale è una dolorosa complicazione.
Cos’è il prolasso emorroidale?
il prolasso emorroidale, oppure altrimenti definito prolasso emorroidario, è un lento ma progressivo prolasso delle emorroidi che, dalla loro sede originaria nel canale anale, scivolano verso il basso, estrudendo piano piano fuori dall’ano stesso.
non sono note ancora ben chiare le cause di questo prolasso, ma si ipotizzano due teorie principali:
- La teoria emodinamica, che presume uno sfinimento lento ma costante del tessuto interno alle emorroidi, peggiorato da fattori scatenanti come il parto, l’eccessivo e prolungato ponzamento durante la defecazione, nonché alcuni tipi di sport e lavori usuranti, che aumentano la pressione intraaddominale;
- La teoria meccanica, che presume un inevitabile invecchiamento dei tessuti con perdita di fondamentale collagene, che accomuna le emorroidi patologiche alla malattia venosa cronica, che a sua volta è basata sull’ereditarietà familiare
va necessariamente fatto notare che le due ipotesi non sono in conflitto tra di loro, e che possono comunque coesistere, essendo entrambe la causa dell’inizio del prolasso emoroidario.
Più si trascurano le emorroidi patologiche e il loro prolasso, e più c'è il rischio che esse si possano trombizzare, dando origine quindi ad un doloroso trombo emorroidario.
Solitamente, per vergogna o per indolenza, il paziente tende sempre a procrastinare la visita proctologica di valutazione delle emorroidi, ricorrendo al Medico Proctologo solo quando la situazione è ormai molto grave.
Questo è un comportamento irrazionale, che dovrebbe sempre essere evitato.
Quali sono i sintomi del prolasso emorroidale?
trombo emorroidario su emorroide prolassata di iii grado
il prolasso emorroidario da sintomi spesso trascurati dai pazienti per molto tempo, fino a che la patologia non comincia a divenire particolarmente invalidante, causando un netto peggioramento della qualità di vita.
la sintomatologia delle emorroidi è abbastanza ampia, ma i sintomi più comuni sono:
- Sanguinamento anale durante o poco dopo l’evacuazione (chiamato ematochezia), sia sulle feci che sulla carta igienica;
- Dolore e bruciore durante l’atto defecatorio;
- Prurito anale e perdita di muco;
- Tenesmo, cioè la sensazione di non essersi svuotati completamente durante l’evacuazione;
- Proctite ed anite, cioè le infiammazioni dell’ano e del retto che generano prurito e calore della zona;
- In caso di trombo emorroidario, dolore (spesso definito insopportabile) sia durante l’evacuazione che durante la giornata
in particolar modo, il trombo emorroidario è forse la complicazione più dolente delle emorroidi patologiche, nonché quella che, quasi sempre, fa correre urgentemente il paziente dal Medico.
Cos’è un trombo emorroidale?
un trombo emorroidale, o trombo emorroidario, è la complicanza più dolorosa e comune della malattia emorroidaria.
si manifesta sintomatologicamente come un dolore acuto, spesso definito come non sopportabile, che impedisce sia di defecare normalmente e sia di compiere anche banali gesti e movimenti, come ad esempio camminare.
il dolore è causato dalla formazione di un trombo, cioè di un coagulo di sangue, in uno dei plessi emorroidari esterni.
non avendo valvole di continenza all’interno (come ad esempio quelle invece presenti nelle vene), il sangue stagnante delle emorroidi prolassate può facilmente coagulare, divenendo dunque un doloroso trombo.
il dolore è accompagnato dalla formazione di una lesione dal colore bluastro nella zona perianale, proprio in corrispondenza del gavocciolo dell’emorroide trombizzata.
questo dolore, come già accennato in precedenza, nelle crisi acute è difficilmente sopportabile, e crea grande prostrazione al paziente, tanto da spingerlo d’urgenza a cercare cure mediche.
sebbene il trombo emorroidario possa capitare anche nelle emorroidi interne, la poca innervazione di queste ultime non lo fa essere così doloroso e prostrante come quello che invece può colpire le emorroidi esterne.
Come si diagnostica un trombo emorroidario?
per la diagnosi di un trombo emorroidario è necessaria e sufficiente una visita proctologica specialistica.
durante la visita, per un Medico Proctologo esperto è relativamente facile constatare la presenza di un trombo emorroidario, escludendo la potenziale presenza di altre lesioni (come ad esempio le ragadi anali) che potrebbero provocare sintomatologia analoga.
La trombectomia, con l'incisione del gavocciolo trombizzato e la fuoriuscita del trombo, è l'intervento ambulatoriale che porta immediato beneficio al paziente, e che spesso deve essere effettuato in urgenza, per via del grande dolore che porta il trombo emorroidario.
Purtroppo, spesso per ignoranza, il paziente si rivolge al Pronto Soccorso, con lunghissimi tempi d'attesa, dove è difficile la presenza immediata di un Chirurgo Proctologo, e dove difficilmente si esegue la trombectomia.
Quello da fare, invece, è rivolgersi ad un Chirurgo Vascolare Proctologo preparato e vicino a dove si abita: è molto più rapido, si evita di ingolfare il Pronto Soccorso (già di per sé perennemente congestionato in pressoché ogni ospedale d'Italia) e si ha un supporto migliore.
Qual’è la terapia per il trombo emorroidario?
emorroidi congeste di ii grado viste all'esame della videoproctoscopia elettronica
la terapia per il trombo emorroidario dipende in buona parte della suo grado di dolore e di sopportabilità , non necessariamente dettati dal volume del prolasso emorroidario che lo ha generato.
esistono trombi di grandi dimensioni non dolorosi e neppure percepiti dal paziente e trombi invece di piccole dimensioni estremamente dolenti.
la cura conservativa del trombo si basa sull’osservazione che, nel tempo, il trombo emorroidale (come qualsiasi altro trombo venoso) si riassorbe spontaneamente, facendo dunque scemare e poi finire l’infiammazione.
ciò però richiede del tempo, che può essere ridotto (entro certi limiti) con la terapia medica coadiuvante, come:
- Semicupi tiepidi rilassanti, specie dopo la defecazione;
- Il controllo rigoroso della dieta, con l’apporto della giusta quantità di fibre e la necessaria idratazione;
- La mobilità quotidiana, evitando lunghi periodi sedentari;
- L’uso di flavonoidi locali, ad azione lenente e sfiammante;
- L’uso di antidolorifici al bisogno;
- La detersione corretta dell’ano, con detergenti non aggressivi e lenitivi
la terapia medica non chirurgica del trombo richiede molti giorni, a volte anche settimane, per dare i suoi effetti.
essenzialmente, la terapia conservativa è solo di supporto a quello che, normalmente, il nostro metabolismo comunque è portato a fare (cioè a riassorbire il trombo).
nel caso di dolore non sopportabile, tanto da causare un continuo tormento al paziente e non permettergli la normale quotidianità , l’intervento chirurgico di trombectomia è imperativo e non procrastinabile.
Cos’è la trombectomia?
la trombectomia è l’intervento di incisione del gavocciolo emorroidario che ha dato origine al trombo, per permetterne l’uscita e portare dunque un immediato benessere al paziente.
è un intervento chirurgico mini-invasivo che viene effettuato in ambulatorio da un Chirurgo Vascolare esperto di Proctologia, con l’ausilio di una piccola anestesia locale a base di lidocanina e adrenalina.
l’incisione è molto piccola e, una volta spurgato il trombo, non viene suturata, ma semplicemente medicata.
la guarigione avviene in qualche settimana, mentre la scomparsa del dolore è pressoché immediata: il paziente, già finito il piccolo intervento, sta subito bene, poiché l’origine del suo dolore, cioè il trombo, è stata rimossa.
può rimanere per qualche giorno una leggera infiammazione della zona operata (del tutto fisiologica) e la formazione di una piccola papilla cutanea infiammatoria, di natura benigna e che, col tempo, tende a riassorbirsi autonomamente.
sebbene la trombectomia sia immediatamente efficace, essa non è una cura del prolasso emorroidario, ma una cura sintomatica del trombo.
non impedisce cioè un’ipotetica nuova formazione trombotica nel futuro, e pertanto, una volta guarito dal piccolo intervento, il paziente è comunque tenuto ad iniziare una’opportuna terapia per la malattia emorroidaria.
Per quanto possa essere doloroso, al punto da far provare autentica prostrazione al paziente che ne è affetto, un trombo emorroidario non è pericoloso per la vita.
Al contrario di un trombo ad una vena profonda, che può risalire al cuore e da lì infilarsi in un polmone, causando embolia polmonare, il trombo emorroidario non è capace di tanto, e quindi non rientra nelle complicazioni a rischio di morte.
Ciò nonostante, assieme all'ascesso perianale, il trombo emorroidario rappresenta una delle prime urgenze proctologiche in assoluto.
Ho un dolore assurdo all’ano e penso di essere affetto da un trombo emorroidario, a chi posso rivolgermi?
il Medico specialista che può aiutarti e darti subito sollievo per il trombo emorroidario è il Chirurgo Vascolare perfezionato in Proctologia, spesso definito semplicemente Proctologo.
è lui che può diagnosticare il tuo eventuale trombo ed è sempre lui che può intervenire direttamente, anche chirurgicamente, per farti stare meglio.
ricorda che il trombo emorroidario ha elementi sintomatici comuni anche ad altre patologie proctologiche, come ad esempio la ragade anale, l’ascesso perianale e la fistola anale.
ecco perché non devi mai iniziare terapie ‘fai da te’, ma devi sempre recarti in visita da un Medico Proctologo esperto e preparato.
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nel suo studio di Via della Moscova, a Milano, la Dottoressa può darti rapido supporto per risolvere il trombo emorroidario che ti sta tormentando, eventualmente anche con l’accesso chirurgico d’urgenza e la trombectomia.
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- Ragadi anali;
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nello studio, la Dottoressa effettua anche trattamenti mini-invasivi, come la cura delle emorroidi prolassate con l'innovativa scleromousse stabilizzata ad aria sterilizzata.
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Quindi ricorda che...
- le emorroidi sono dei naturali plessi anatomici vascolari presenti nel nostro canale anale;
- in situazioni di normalità , le emorroidi non danno nessun fastidio, e anzi contribuiscono alla continenza fecale;
- quando le emorroidi s'ingrossano e prolassano fuori dall'ano, si parla di malattia emorroidaria;
- non è ancora ben definita la causa della malattia emorroidaria, ma si sospetta che una predisposizione genetica della qualità dei tessuti, il naturale invecchiamento fisiologico e altri fattori scatenanti (come ad esempio la stipsi cronica) siano le principali condizioni che fanno prolassare i plessi emorroidari;
- le emorroidi possono prolassare internamente ed esternamente al canale anale: questo ultimo prolasso è particolarmente doloroso, poiché la zona dell'orifizio anale è molto più innervata rispetto al canale profondo;
- il trombo emorroidario è un coagulo di sangue che si forma come complicanza di un prolasso emorroidario non trattato o trascurato;
- non sono chiare le dinamiche che portano alla formazione di un trombo emorroidario, ma la sedentarietà e la poca attività motoria sembrano giocare un ruolo di primo piano nella sua comparsa;
- un trombo emorroidario nelle emorroidi esterne è generalmente estremamente dolente, con un dolore spesso giudicato dal paziente come non sopportabile;
- le dimensioni del prolasso e del trombo sembrano avere poca relazione con la sua dolorabilità : vi sono trombi piccini estremamente dolorosi e trombi più grandi, pressoché indolore;
- la terapia per il trombo emorroidario può essere conservativa, se il paziente non ha molto dolore, oppure necessariamente chirurgica, per mezzo della trombectomia;
- col tempo, tutti i trombi emorroidari si riassorbono, ma la trombectomia a volte è necessaria per dare immediato sollievo al paziente, che spesso accusa un dolore non sopportabile;
- Il trombo emorroidario può rendere difficile o quasi impossibile la defecazione, per via del grande dolore che può causare durante il ponzamento;
- la cura del trombo emorroidario è sintomatica, ma il paziente deve necessariamente provvedere poi a curare il prolasso emorroidario, poiché c'è sempre il pericolo di un ulteriore trombizzazione delle emorroidi, nel futuro;
- il chirurgo vascolare perfezionato in proctologia è il medico adatto per diagnosticare e curare un trombo emorroidario;
- evita di trattare il trombo emorroidario con creme cortisoniche ed anestetiche da banco, ma piuttosto rivolgiti quanto prima ad un chirurgo proctologo
Nota deontologica
La Proctologia, in Italia, non ha ancora una Scuola di Specializzazione riconosciuta dal Ministero dell'Istruzione.
Non è quindi legalmente possibile riportare l'aggettivo 'specialista' al Medico Proctologo, poiché tale titolo accademico è riservato solo al Medico che, legalmente, ottiene un Diploma di Specializzazione.
Come branca della Medicina, la Proctologia può essere inquadrata come disciplina chirurgica, che può però allargarsi ed intendersi perfezionamento della Gastroenterologia, della Dermatologia, della Chirurgia Vascolare, dell'Oncologia, della Infettivologia e, non ultimo, anche della Ginecologia.
Questo vuol dire che la formazione del Medico che intende definirsi 'Proctologo' è effettuata prevalentemente sul campo, attraverso l'esperienza diretta e i casi clinici affrontati e risolti, nonché del continuo studio ed aggiornamento professionale.
La Dott.ssa Luisella Troyer, iscritta all'Ordine dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri di Milano, tiene dunque a precisare che ella è un Medico Chirurgo Specialista in Chirurgia Vascolare, e perfezionata poi Proctologo durante il suo trentennale esercizio della professione medica.
Quest'articolo è stato revisionato ed aggiornato dalla Dott.ssa Luisella Troyer il giorno:
domenica 11 febbraio, 2024
La Dott.ssa Luisella Troyer è un Medico Chirurgo, specializzata in Chirurgia Vascolare e perfezionata in Proctologia.
Sin dal suo percorso come specializzanda, la Dottoressa ha avuto a cuore lo studio e la cura delle patologie proctologiche, in particolar modo delle emorroidi e dei prolassi emorroidari.
Ha accumulato, nel corso del suo esercizio come Chirurgo, circa 5000 ore di sala operatoria come primo operatore, di cui circa 120 di emorroidectomia Milligan-Morgan.
È uno dei primi Medici ad aver studiato e sperimentato la terapia con scleromousse per le emorroidi patologiche, che la Dottoressa ha giudicato d'elezione per il trattamento non traumatico dei prolassi emorroidari, con statistiche di risoluzione superiori al 95% e pertanto spesso comparabili con l'accesso chirurgico.
In ogni sua visita proctologica la Dottoressa utilizza, a complemento della valutazione clinica, un moderno videoproctoscopio totalmente digitale, di sua ideazione e realizzazione, in grado di catturare in tempo reale flussi video in alta risoluzione, che compone l'esame specialistico denominato Videoproctoscopia Endoscopica Elettronica.
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e molto ben curato.
Molto competente, preparata come pochi nel suo campo e gentile.
La consiglio davvero."